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«Cartagine deve essere distrutta»

Gennaio 25, 2021

Geopolitica in Italia: un caso di studio sull’attacco del Cremlino alla democrazia

Da oltre un decennio, gli organi propagandistici pro-Cremlino si affannano a promuovere in Europa alcune nuove ideologie ostili agli ideali del liberalismo e della democrazia, manipolando il concetto di «sovranismo» (La disinformazione come dialogo). Tali ideologie postulano una resistenza «sovranista» al «globalismo», alle élite globaliste/segrete e ai loro cupi complotti (Comunità di crollo).

Questo è un case study sui messaggi diffusi dalla sezione italiana dell’organo di informazione, Geopolitica.ru, che sferra attacchi contro la democrazia liberale dell’Occidente, rivolgendosi in modo mirato al pubblico radicale e «sovranista» in Italia.

Geopolitica.ru è un organo di informazione con sede in Russia che trae ispirazione dall’ideologia neo-euroasiatica del filosofo e ultranazionalista russo Aleksandr Dugin. Il neo-eurasianismo postula uno scontro irrisolvibile tra la civiltà atlantica liberale, percepita come decadente, immorale e miscredente, capitanata dagli Stati Uniti e la civiltà russa-euroasiatica che resiste all’invasione della globalizzazione occidentale, ritenuta una minaccia esistenziale alle tradizioni spirituali e ai valori sociali conservatori russi-euroasiatici.

Questo sentimento di resistenza si riflette nello slogan di Geopolitica.ru «Carthago delenda est», ovvero «Cartagine deve essere distrutta», per cui le democrazie liberali sono percepite come «l’eterna Cartagine», a cui si contrappone la Russia in veste di «eterna Roma».

La demonizzazione dell’Occidente

La sezione in lingua italiana di Geopolitica.ru si dimostra particolarmente prolifica nei suoi messaggi tesi a screditare e a demonizzare sia i valori liberali e democratici sia le istituzioni occidentali, concentrandosi, a tal fine, su sei macro-narrazioni cardine della disinformazione, alcune delle quali figurano regolarmente in altri organi di informazione pro-Cremlino.

La prima macro-narrazione attribuisce al liberalismo e alle «élite liberali e globaliste» la colpa di quasi tutti i mali che affliggono il mondo contemporaneo, avvalendosi spesso di un linguaggio forte e offensivo. Pertanto, Geopolitica.ru sostiene che il liberalismo rappresenta «un crimine contro l’umanità» e che i liberali «alimentano sempre più le guerre civili, le ingiustizie sociali, le occupazioni, la colonizzazione e la disumanizzazione». Questo organo di informazione ritrae i liberali come «esseri sub-umani» e «creature malate e perverse», spingendosi persino ad affermare che i liberali sono allo stesso tempo «vettori e apologeti» della COVID-19, oltre a essere dei «maniaci contagiosi».

Un’altra macro-narrazione dichiara che le società aperte dell’Occidente sono, in realtà, dittature totalitarie travestite da democrazie, in cui le élite hanno imposto l’obbligo di «un’ideologia liberale e globalista» e dove il popolo è «schiavo dei beni di consumo, degli psicofarmaci e dell’impiego di nuove tecnologie che fungono da strumenti di controllo e fonte di piacere ludico».

Le democrazie occidentali sono dipinte come campi di concentramento «liberali», in cui «chiunque non appoggi le vedute liberali è considerato dal liberalismo contemporaneo alla stregua di un nemico della società aperta, che è necessario uccidere e annientare».

Geopolitica.ru afferma che l’Italia potrebbe presto assomigliare alla Germania nazista, alla Russia stalinista o alla dittatura cambogiana di Pol Pot a causa delle misure intraprese dal governo italiano per contrastare la disinformazione relativa al coronavirus.

Geopolitica.ru si scaglia contro l’«ideologia liberale», proclamandone l’«esplicito aspetto totalitario» che lotta per la «soppressione delle idee di Platone, Aristotele, Hegel, Nietzsche, Heidegger e di altri celebri pensatori e filosofi occidentali», «boicottando quasi tutto, tranne il movimento Black Lives Matter, Soros, le manifestazioni LGBT e di altre minoranze selezionate».

«Il liberalismo miete vittime»

La terza macro-narrazione asserisce che il liberalismo occidentale «uccide le persone quali esseri sociali» poiché le sradica dalla propria comunità e identità, recidendone drasticamente i rapporti con gli altri esseri umani. L’organo di informazione mette in guardia sul fatto che le «élite liberali e globaliste» stanno contribuendo alla disintegrazione della famiglia e alla disgregazione della comunità per tenere le persone da sole e isolate le une dalle altre, così da permettere una dominazione più efficace delle élite sul popolo.

Le misure di distanziamento sociale anti-COVID non sono altro che l’ultimo tentativo del globalismo di demolire le strutture sociali intermedie, tra cui le relazioni familiari e interpersonali, con l’obiettivo di rendere le persone «sempre più sole, disorientate, spaventate, in balia delle proprie emozioni e, quindi, facili da controllare e da manipolare» da parte delle élite.

La quarta macro-narrazione dipinge le società liberali come fondate su valori inferiori e perversi, accusando il liberalismo di voler soffocare deliberatamente valori morali e spirituali più elevati. Pertanto, Geopolitica.ru silura il liberalismo occidentale etichettandolo come «una cultura decadente, materialistica, edonistica e perversa», osteggiando la «società occidentale post-moderna, consumistica e assetata di denaro», che «è solo in grado di soddisfare i bisogni primari, impedendo ogni aspirazione più elevata volta alla spiritualità e al sacro» ed è abitata da «un genere umano in stato di degrado, il cui obiettivo principale nella vita è sfamarsi e fare soldi, alla ricerca di sicurezza e agio».

«Una società di uomini deboli»

La quinta macro-narrazione raffigura le società liberali occidentali come entità sempre più soggiogate da perversioni sessuali e abitate da «uomini deboli femminilizzati, maschi che non sono più uomini» e da donne che hanno perso ogni traccia della propria femminilità, diventando progressivamente più mascoline. Il liberalismo, secondo questo organo di informazione, tenta in modo deliberato di cancellare l’identità sessuale delle persone, offrendo loro la possibilità di cambiare sesso. Secondo Geopolitica.ru, in futuro le società liberali diventeranno così profondamente perverse che potrebbero persino permettere alle persone di scegliere se rimanere esseri umani o essere trasformate in animali non umani.

La sesta macro-narrazione esterna una dichiarazione dai toni apocalittici, secondo cui la pandemia da COVID-19 stia determinando il crollo delle democrazie liberali nonché dell’ordine mondiale liberale. Gli autori che hanno prestato il proprio contributo a questo organo di informazione hanno comunicato con gioia che la pandemia rappresenta «la fine della globalizzazione e della società aperta», e che le democrazie occidentali lasceranno il posto a dittature guidate da élite militari e mediche, che potrebbero dimostrarsi addirittura più cruente dei campi di concentramento nazisti e sovietici.

Geopolitica.ru dissemina la propaganda e la disinformazione concentrandosi sul pubblico occidentale e non, grazie alla pubblicazione in sette lingue, con lo scopo di destabilizzare, minare e infine distruggere le democrazie liberali e le società aperte.

Risulta difficile stabilire l’impatto del sito in lingua italiana di Geopolitica.ru sul discorso pubblico italiano; tuttavia, il sito si adopera per amplificare i messaggi diffusi da figure di alto profilo appartenenti a gruppi radicali «sovranisti» in Italia pubblicizzandone molti eventi. Inoltre, tale organo di informazione funge da punto di incontro e da forum di discussione per gli attivisti italiani ed europei impegnati a rinvigorire la resistenza contro il «globalismo liberale» e i valori post-moderni dell’Occidente.