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Le armi dell’inganno del Cremlino: 7 cose da sapere su RT e Sputnik

Marzo 04, 2022

L’Unione Europea ha adottato sanzioni contro le armi dell’inganno del Cremlino: Sputnik e RT (prima Russia Today). Le loro attività di trasmissione sono state urgentemente sospese nell’UE fino a quando non si porrà termine all’aggressione del Cremlino nei confronti dell’Ucraina e finché la Russia non cesserà di condurre azioni di disinformazione e manipolazione delle informazioni nei confronti dell’UE e dei suoi Stati membri.

Si tratta di misure eccezionali, mirate e temporanee, adottate in un contesto molto specifico e senza precedenti: l’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina da parte della Russia.

Queste misure non costituiscono una “censura” o un “divieto generale” e permettono di raggiungere un giusto equilibrio: rispettano i diritti fondamentali e li limitano solo in modo proporzionato nel quadro di un regime sanzionatorio giustificato da un punto di vista giuridico. Le misure fanno parte della reazione dell’UE a una chiara minaccia per la pace e la sicurezza in Europa.

Le sanzioni dell’UE non impediscono al personale di lavorare per queste emittenti e di svolgere la propria attività. Tuttavia, in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, vari dipendenti di RT si sono dimessi in tutto il mondo.

Le sanzioni dell’UE nei confronti di RT e Sputnik comportano la sospensione temporanea dei diritti di trasmissione o di emissione per eliminare gli strumenti della guerra informativa del Cremlino nel momento in cui sta conducendo una vera e propria guerra brutale contro l’Ucraina.

RT e Sputnik possono avere l’apparenza e il discorso dei media internazionali, ma non lo sono. Funzionano con un unico obiettivo generale: agevolare e sostenere le politiche del Cremlino all’estero con strumenti di disinformazione e manipolazione delle informazioni. RT e Sputnik e le loro diramazioni nei social media mirano a esacerbare la frammentazione e la polarizzazione e a minare le democrazie, deformano i fatti sulla violazione del diritto internazionale da parte del Cremlino e creano sostegno per la guerra di Putin.

 

7 cose da sapere su RT e Sputnik:

 

RT e Sputnik non sono organizzazioni operanti nel settore dei media, ma armi dell’inganno del Cremlino.

RT ha definito la propria missione in termini militari. Margarita Simonjan, la caporedattrice, ha pubblicamente equiparato l’importanza di RT a quella della necessità per la Russia di un ministero della Difesa. A suo avviso RT è in grado di “condurre una guerra dell’informazione contro tutto il mondo occidentale“, utilizzando “l’arma dell’informazione”. Lo scopo strategico di RT è “conquistare” e “far crescere un pubblico” cui ricorrere nei “momenti difficili”.

RT figura in un elenco ufficiale delle principali organizzazioni di importanza strategica per la Russia. Sputnik è stata creata mediante un decreto presidenziale, al fine di “comunicare la politica statale della Russia all’estero”. Ogni anno RT riceve milioni di rubli dallo Stato russo. Ad esempio, nel progetto di bilancio federale russo per il 2020 circa 23 miliardi di rubli, pari a 325 milioni di € all’epoca, sono stati destinati a RT. Il bilancio complessivo della Russia per i media statali ammontava a quasi 1,3 miliardi di € nel 2021.

 

RT e Sputnik non sono obiettivi e non aspirano a esserlo.

Indagini giornalistiche indipendenti hanno rivelato che la caporedattrice di RT e Sputnik, Margarita Simonjan, svolge un ruolo centrale nella rete di controllo dei media, che dà istruzioni ai mezzi di informazione russi controllati dallo Stato su ciò che deve e non deve essere trattato. Ha ammesso di avere una linea diretta sicura con il Cremlino mediante un “telefono giallo”.

Simonjan ha espresso fermo sostegno alla limitazione dell’accesso alle informazioni in Russia chiedendo il divieto dei social media stranieri e accogliendo con favore la repressione dei giornalisti bielorussi da parte del regime di Lukashenko.

Il direttore di “Rossija Segodnja” Dmitri Kiselëv, sanzionato dall’UE nel 2014, ha informato i suoi dipendenti che “il periodo del giornalismo imparziale è terminato” e che “l’obiettività è un mito”.

 

RT impiega persone con esperienza nel giornalismo, ma NON segue gli standard giornalistici internazionali.

RT serve il programma del Cremlino per l’Occidente sotto la copertura di un giornalismo “alternativo”, volto a contrastare la presunta parzialità dei “ media tradizionali.” Conta sulla partecipazione di politici, studiosi, giornalisti e altre personalità pubbliche influenti occidentali per rafforzare la propria credibilità e utilizza in modo prolifico il formato editoriale per trasformare la disinformazione in opinione.

Ma si tratta solamente di apparenze: RT non può nascondere la sua fondamentale mancanza di responsabilità nei confronti del pubblico, trasparenza e indipendenza editoriale. Ben lontana dalle norme internazionali sui media cui aderiscono le emittenti pubbliche internazionali, RT è poco trasparente per quanto riguarda il suo bilancio, la sua struttura di vigilanza e i suoi meccanismi di supervisione.

 

RT e Sputnik fanno parte di un ecosistema di disinformazione più ampio.

Esiste una relazione ben documentata tra RT e Sputnik e altri pilastri dell’ecosistema di disinformazione russo– un insieme di canali e piattaforme di comunicazione ufficiali, ufficiosi e opachi che il Cremlino utilizza per creare e diffondere narrazioni ingannevoli e manipolatrici.

RT e Sputnik agevolano e intraprendono operazioni di influenza informatiche, comprese quelle attribuite ai servizi dell’intelligence militare russa (GRU).

 

RT esercita la sua vera influenza sui media online e sui social media.

RT non va intesa come un canale televisivo presente anche sui social media, bensì come un’operazione sui social media con capacità televisive professionali. Uno studio del 2018 realizzato dall’autorità di regolamentazione dei media del Regno Unito Ofcom ha classificato la popolarità di RT al penultimo posto “tra gli adulti che utilizzano la televisione per seguire l’attualità”, con una quota di pubblico complessiva pari al 2%.

RT ha un raggio d’azione ben maggiore nei social media. All’inizio del 2020 RT vantava 10 miliardi di visualizzazioni su più canali YouTube. Tuttavia il gradimento di massa di RT sui social media è stato contestato dai media internazionali e dagli attivisti russi. Le indagini hanno rivelato che RT ha gonfiato artificialmente i dati sulle visualizzazioni online per rafforzare la propria notorietà e rilevanza come mezzo di comunicazione.

RT ha cercato attivamente di occupare lo spazio informativo all’interno dell’UE con un ingente volume di articoli su questioni di fondamentale importanza per il Cremlino, come la distorsione dei fatti sull’avvelenamento di Alexej Navalny. L’uso da parte di RT di titoli sensazionalistici e fuorvianti per accrescere il coinvolgimento dei social media, unitamente a politiche sui diritti di autore poco rigorose ha prodotto un ecosistema pericoloso in cui i contenuti di RT possono essere facilmente diffusi da siti web intermediari, sia involontariamente sia intenzionalmente.

Nel corso degli anni RT ha creato molteplici spin-off destinati specificamente alla diffusione nei social media, in cui i contenuti di intrattenimento sono caratterizzati da una “prospettiva russa”. Nascosta dietro la cortina fumogena di molteplici diramazioni, RT invia messaggi mirati a diversi tipi di pubblico. RT e i suoi canali satellite sono persino arrivati a mascherare le connessioni reciproche e con lo Stato russo.

 

RT si è trovata in difficoltà prima d’ora.

Le sanzioni dell’UE nei confronti di RT e Sputnik sono misure eccezionali, mirate e temporanee, adottate in un contesto molto specifico e senza precedenti – l’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina da parte della Russia – ma questi portavoce del Cremlino si sono trovati in difficoltà prima d’ora.

In Ucraina RT è vietata dal 2014 e non è mai riuscita a ottenere una licenza di radiodiffusione in Germania. Nel 2019 l’associazione dei giornalisti tedeschi ha avvisato le autorità statali di regolamentazione dei media che “per noi Russia Today non è un mezzo di trasmissione delle informazioni, ma uno strumento di propaganda del Cremlino.” RT DE ha cercato di eludere le norme tedesche e di ottenere una licenza di radiodiffusione in Lussemburgo, ma anche le autorità di regolamentazione del Lussemburgo hanno respinto la richiesta. Alla fine del 2021 RT DE ha cercato di andare in onda in Germania senza una valida licenza di radiodiffusione, ma le sue trasmissioni sono state sospese dalla Commissione tedesca per le licenze e la vigilanza.

RT è stata vietata in Lettonia, Lituania ed Estonia. Negli Stati Uniti RT ha dovuto registrarsi come agente straniero. Le trasmissioni di RT sono state valutate ” sostanzialmente fuorvianti” dall’autorità di regolamentazione dei media del Regno Unito Ofcom, che nel 2019 ha inflitto un’ammenda di 200 000 di £. Nel febbraio 2022 Ofcom ha avviato 15 nuove indagini sull’imparzialità dei programmi del canale di informazione di RT. Anche l’autorità francese di regolamentazione del settore audiovisivo ha ammonito RT.

 

RT e Sputnik sono state determinanti nel promuovere e sostenere l’aggressione militare russa contro l’Ucraina.

RT e Sputnik continuano a coltivare e diffondere narrazioni di disinformazione che denigrano l’Ucraina nel tentativo di giustificare la guerra di Putin e di mobilitare il sostegno a suo favore. E lo fanno da anni, si veda qualche esempio del 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022

Nel 2021 Margarita Simonjan, redattrice capo di RT, ha partecipato a una conferenza a Donetsk, in cui ha esortato “la Madre Russia a riportare a casa il Donbas”, chiedendo letteralmente la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

Poche settimane prima dell’ordine di Putin di iniziare la guerra, RT ha scosso il suo pubblico sostenendo che “gli ucraini erano assetati di sangue russo”.

Mentre i missili russi stanno cadendo sulle città ucraine, sia RT che Sputnik continuano a disinformare e a mascherare la vera natura e portata della guerra di Putin contro l’Ucraina.