Un disperato mix tra narrazioni fuorvianti e le stesse falsità di sempre

Se non altro, i propagandisti del Cremlino sono davvero ostinati. Fin dal primo giorno hanno cercato di sviare la colpa della guerra di aggressione ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e la scorsa settimana non hanno fatto eccezione. Sono emersi diversi tentativi di attribuire la colpa agli Stati Uniti, alla NATO e ad altri.
In primo luogo, l’intramontabile copione secondo cui la Russia non aveva altra scelta che invadere l’Ucraina per fermare un presunto attacco alla Russia guidato dagli Stati Uniti. Questa volta i media si sono spinti fino a sostenere che la Russia abbia impedito lo scoppio della Terza Guerra Mondiale. Si tratta di una ricorrente narrazione di disinformazione pro-Cremlino su un’aggressiva pianificazione da parte degli Stati Uniti di attaccare la Russia, con l’obiettivo di dipingere il Paese come una vittima e liberarlo da ogni responsabilità per l’invasione militare ingiustificata dell’Ucraina e l’annessione illegale della Crimea da parte di Mosca nel 2014. Invece di scongiurare il pericolo di una Terza Guerra Mondiale, la decisione di Putin di invadere l’Ucraina ha dato il via al più grande conflitto militare in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale.
Analogamente, il sito polacco di Sputnik ha cercato di dipingere gli Stati Uniti come il principale beneficiario della “crisi ucraina” perché “la classe dirigente americana è terrorizzata dalla possibilità che Mosca rafforzi il proprio ruolo globale”. Si tratta di un’altra narrazione di lunga data pro-Cremlino, che mira a inquadrare la guerra della Russia contro l’Ucraina come un conflitto contro un Occidente russofobico e bellicoso.
Un altro giro di parole sullo stesso argomento comprende l’affermazione che i “padroni occidentali” della Lettonia hanno fatto in modo che il Paese inviasse i propri soldati come “carne da macello in Ucraina”. Agli occhi del Cremlino, praticamente sono tutti marionette degli Stati Uniti o della NATO. Si tratta di un’altra annosa narrazione di disinformazione che cerca di privare molti Paesi della loro agenzia e di dipingere un quadro in bianco e nero di un presunto conflitto tra due grandi potenze: Russia e Stati Uniti.
Se non è successo, basta inventarlo
Sempre la scorsa settimana, in due diverse occasioni, attori russi della manipolazione delle informazioni, attivi su diverse piattaforme di social media, sono stati sorpresi a promuovere false copertine di riviste per minacciare l’Ucraina. La prima, che derideva le forze armate ucraine e il presidente Zelenskyy, sarebbe stata una copertina della rivista satirica spagnola El Jueves. La copertina è stata inizialmente condivisa da un ex deputato ucraino, ora passato alla Russia, ed è stata rapidamente ripresa da diversi canali Telegram, VKontakte e Odnoklassniki pro-Cremlino in russo. La seconda, ancora una volta derisoria nei confronti di Zelenskyy, sarebbe stata pubblicata dal giornale britannico The New European. La notizia è stata pubblicata per la prima volta da un altro utente di Telegram e successivamente è stata amplificata in modo analogo da diversi canali di Telegram, VKontakte e Odnoklassniki.
Entrambe le copertine sono state rapidamente e risolutamente respinte come false dal Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, in quanto è facile verificare se una rivista abbia pubblicato o meno una presunta copertina. Detto questo, due episodi di livello piuttosto basso come questo potrebbero essere facilmente archiviati come ordinaria amministrazione, se non fosse che nell’ultimo mese o giù di lì, si sono verificati diversi episodi simili che hanno coinvolto, ad esempio, i media satirici francesi e turchi. Rispetto ad altri episodi simili avvenuti di recente, questi due della scorsa settimana non sono stati condivisi in modo così ampio nell’ecosistema russo della manipolazione delle informazioni. Questo potrebbe far pensare che tale manipolazione stia perdendo l’effetto sperato sul pubblico target.
Inoltre, la produzione e la distribuzione di false copertine di riviste e altri tipi di media è una tattica ricorrente e in evoluzione nei tentativi di inganno della Russia. Nel suo primo rapporto sulla manipolazione delle informazioni estere e sulle minacce di interferenza, pubblicato a febbraio, il Servizio europeo per l’azione esterna ha concluso, sulla base di dati pubblicamente disponibili, che le tecniche di impersonificazione stanno diventando sempre più sofisticate. Gli attori russi utilizzano in particolare l’impersonificazione di organizzazioni, media e individui fidati per colpire l’Ucraina. Si stanno davvero arrampicando sugli specchi. Sia all’interno che all’esterno dell’UE.
Altri casi di disinformazione pro-Cremlino della scorsa settimana:
- La sezione in lingua spagnola di Sputnik ha affermato che un nuovo documento dell’FBI rivelerebbe che la CIA ha appoggiato i responsabili degli attentati dell’11 settembre. Niente affatto. Il documento in questione non è stato creato dall’FBI, né afferma che la CIA abbia appoggiato gli attentatori responsabili dell’11 settembre. Si tratta di una grossolana distorsione dei fatti volta a promuovere la narrativa secondo cui gli attacchi dell’11 settembre sono stati una macchinazione interna e gli Stati Uniti appoggiano il terrorismo.
- La versione in lingua spagnola di RT ha cercato di far credere che Kiev stia attaccando i civili mentre la Russia cerca di ricostruire le città. In realtà, è il contrario. La Russia è responsabile della maggior parte della distruzione di molte città, come Mariupol. Allo stesso tempo, la Russia continua a bombardare obiettivi civili in Ucraina, anche nelle province di Zaporizhzhie e Kherson.
- Baltnews, un altro noto ingranaggio della macchina di disinformazione del Cremlino, ha insistito sul fatto che i rifugiati ucraini siano neonazisti che distruggono l’Unione Europea. L’unica verità riportata dall’articolo, è quella in cui si sostiene che nell’UE ci siano molti rifugiati che sono fuggiti dall’Ucraina a causa della guerra di aggressione della Russia; ce ne sono 8 milioni infatti. Gli sforzi per demonizzare le persone che hanno già sofferto così tanto sono un tentativo ricorrente e senza cuore da parte del Cremlino di seminare discordia tra gli Stati membri dell’UE e ostacolare il loro sostegno all’Ucraina.